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L’importanza delle reti territoriali

19 Mag 2025 | News

L’importanza delle reti territoriali: la provincia di Varese stringe un accordo con 19 cooperative sociali

È stato presentato venerdì 16 maggio, presso la sede della Provincia di Villa Recalcati, il progetto Sinergie e Innovazione per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, un’iniziativa strategica finanziata dal Collocamento Mirato Disabili della Provincia di Varese con fondi regionali, che mira a potenziare e innovare le modalità di inclusione lavorativa delle persone con disabilità attraverso una rete sinergica tra pubblico, privato e terzo settore.

Un progetto per il benessere sociale con un obiettivo condiviso

«Abbiamo messo insieme pubblico, privato ed enti istituzionali in una logica di reale collaborazione – ha dichiarato Michele Di Toro – La politica ha il compito di creare le condizioni perché si possano offrire risposte concrete a chi affronta gravi difficoltà di accesso al mondo del lavoro. Un risultato a cui la Provincia tiene molto».

Raffaella Cirillo, responsabile Cesvip, ha evidenziato come il lavoro avviato nel 2021 abbia creato solide reti territoriali che fungono da fondamentale base per il nuovo percorso intrapreso. Questo progetto si inserisce con determinazione nel contesto dell’Azione di Sistema Provinciale “Buone prassi per l’inserimento lavorativo disabili”, realizzata tra il 2022 e il 2023. Tale iniziativa non solo amplia la portata delle attività precedenti, ma tracciando nuove direzioni operative, mira a offrire opportunità più ampie e sostenibili per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, favorendo inclusione e crescita sociale. «Abbiamo coinvolto cooperative sociali e servizi per l’inserimento lavorativo pubblici e privati. Sono 19 le cooperative che hanno risposto con entusiasmo e con le quali abbiamo condiviso il progetto, promuovendo attività che coinvolgono aziende soggette all’obbligo di assunzione secondo la legge 68, ma che affidano parte delle lavorazioni a cooperative in grado di occuparsi direttamente dell’inserimento dei lavoratori»

Il settore di riferimento è quelle delle cooperative sociali di tipo B che sostengono e accompagnano i disabili più gravi difficilmente inseriti in percorsi lavorativi.

Coprogrammazione e coprogettazione

Francesco Maresca ha sottolineato il lavoro di squadra: «Stiamo cercando di portare nel mondo del lavoro le logiche del sociale, attraverso coprogrammazione e coprogettazione. La Pubblica Amministrazione non si limita più a finanziare, ma diventa partner e mediatore tra cooperative, aziende e soggetti come la Camera di Commercio, affinché ogni percorso sia condiviso e sostenuto in modo efficace».

Il progetto si articola in tre principali aree di intervento che comprendono innovazione e sviluppo, crescita commerciale e promozione della cultura inclusiva. Le cooperative lavoreranno a fianco dei servizi di collocamento mirato per disabili al fine di incrementare le assunzioni mediante convenzioni ex art 14, creando spazi detti “isole formative” all’interno delle aziende dove sarà possibile svolgere attività lavorative in un ambiente protetto.

I primi risultati

Le cooperative coinvolte rappresentano una realtà significativa del no profit varesino e nel 2023 hanno raggiunto un fatturato di circa 22 milioni di euro, impiegando oltre 1.700 persone, di cui più di 700 con disabilità. L’obiettivo è ampliare i servizi offerti, che comprendono la gestione del verde, i servizi di confezionamento e proposte innovative nei settori digitale, food e beverage, welfare aziendale e facility management.

Governance condivisa

Il progetto beneficia della consulenza scientifica di ADAPT, l’associazione fondata da Marco Biagi, e si propone di creare una comune “Carta dei servizi” che favorisca un sistema di valutazione condiviso per la gestione delle commesse, assicurando al contempo la funzione socioeducativa degli inserimenti lavorativi. L’innovazione è anche legata alla condivisione di strumenti promozionali e di marketing, che permetteranno alle aziende di valutare con semplicità i servizi offerti da ciascuna cooperativa e di attivare contratti di assunzione attraverso la cooperativa stessa, che si farà carico del rapporto con il lavoratore. Ad esempio, la cooperativa potrebbe gestire il servizio di lavanderia per le divise, assumendo così un lavoratore, oppure occuparsi della manutenzione delle piste ciclabili, un’idea proposta in passato dalla Provincia e replicata da vari enti a livello nazionale. “Sinergie e Innovazione” si configura quindi come un modello replicabile, costruito su una collaborazione che integra sensibilità sociale, strumenti innovativi e una visione di sviluppo inclusivo, a vantaggio delle persone più vulnerabili e dell’intera comunità.

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