Nuova legge sulla cooperazione nel Lazio: nuovi investimenti in tre anni per il settore
Il consiglio regionale del Lazio ha dato il via libera in modo unanime alla nuova legge sulla cooperazione sociale, che sostituisce quella introdotta nel lontano 1996. Questo testo è stato definito “innovativo” dall’assessore alle politiche sociali Massimiliano Maselli ed è frutto anche del contributo delle forze d’opposizione.
Dopo l’approvazione da parte della giunta a marzo, il nuovo testo è stato esaminato in occasione del consiglio del 14 novembre, ottenendo l’approvazione unanime di 39 voti favorevoli su 39 consiglieri presenti. Questa normativa mira a valorizzare e integrare le attività delle cooperative sociali nei servizi pubblici a vocazione sociale, che includono l’assistenza sociosanitaria, l’educazione e le politiche attive per l’inserimento lavorativo delle categorie più vulnerabili. Tra le principali disposizioni della legge emergono il potenziamento del sistema integrato di servizi alla persona, stabilendo il ruolo delle cooperative sociali nella progettazione, gestione e attuazione degli interventi all’interno di tale sistema, in conformità con la legge regionale numero 11 del 2016 e la legge quadro nazionale numero 328 del 2000.
9 milioni di euro in tre anni
“Un’altra bella pagina scritta dal consiglio, una risposta importante in questo momento di grande difficoltà – ha commentato Maselli a margine del voto in consiglio – che purtroppo circondano anche il mondo della cooperazione sociale. Una risposta che loro si aspettavano. Una legge non solo al passo dei tempi, fortemente innovativa che punta a semplificazione e digitalizzazione, ma che sostiene il mondo della cooperazione sociale che svolge molte azioni nel nostro territorio. Una legge attesa, arrivata tempestivamente, con l’aiuto di tutte le forze politiche che ci hanno lavorato e l’hanno fortemente migliorata anche rispetto a quanto proposto da me in giunta. E arriva una dotazione finanziaria di 9 milioni di euro dal 2024 al 2026”.
Semplificazione e digitalizzazione, come evidenziato da Maselli, si concretizzano con la nuova legge in un approccio più innovativo per l’iscrizione all’albo delle cooperative sociali, adottando procedure digitali che allevieranno i carichi burocratici e accelereranno le tempistiche. Con questa iniziativa, la Regione mira anche a rafforzare la trasparenza. Per assicurare un monitoraggio costante e approfondito delle cooperative sociali registrate, la Regione Lazio collaborerà con la Camera di commercio di Roma, garantendo così una maggiore chiarezza e aderenza ai requisiti normativi.
Inserimento lavorativo di persone svantaggiate
Tra le modifiche approvate spicca quella proposta da Eleonora Mattia del Pd, che mira a favorire l’inserimento lavorativo delle persone in difficoltà. Con questa nuova normativa, i bandi di gara regionali e degli enti ad essa collegati, da Arpa a Arsial, da Astral a Lazio Innova, passando per LazioCrea e le Asl fino a Cotral, saranno più accessibili per le cooperative sociali che lavorano con individui disabili, ex tossicodipendenti e ex detenuti “che avranno maggiore opportunità di reinserirsi nella società”, commenta Mattia. “In particolare, con i miei emendamenti – prosegue la consigliera dem – viene estesa a tutti gli Enti regionali la possibilità nei bandi di gara di destinare la riserva dal 5 al 10% alle cooperative sociali e di prevedere punteggi premiali per i progetti di inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Un risultato questo frutto del lavoro dell’opposizione che ha dimostrato grande senso di responsabilità collaborando al miglioramento e all’approvazione di questo provvedimento”.